Una gamba rotta
La regina d’Inghilterra Maria Tudor (1516-1558) soprannominata Maria la sanguinaria fece perire, si dice, più di trecento persone sul rogo e lasciò in prigione numerosi credenti. Uno di loro, Bernardo Gilpin, fu a sua volta condannato a morire per la sua fede. Durante il suo imprigionamento nella purtroppo celebre torre di Londra, egli amava ripetere il versetto biblico che lo sosteneva: “Non sappiamo pregare come si conviene …. Ma sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio” (Romani 8:26,28).
Un giorno, Bernardo Gilpin cadde lungo la scala della torre e si ruppe una gamba. Mentre gemeva dal dolore, il guardiano si beffò della sua fede e del suo testo preferito. Ah! ah! Questa volta non mi verrà a dire che la sua gamba rotta è una buona cosa che le è accaduta! Ebbene, rispose il prigioniero, nonostante tutto, ciò è vero poiché Dio l’ha detto: “Tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio” anche quando non lo comprendiamo.
Infatti l’indomani era il giorno previsto per l’esecuzione; il trasporto del condannato ferito, per questo motivo, diventava problematico, e pertanto fu momentaneamente lasciato in prigione. Poco tempo dopo la regina Maria morì. Elisabetta I salì sul trono e ordinò la cessazione delle persecuzioni. Qualche giorno più tardi, Bernardo Gilpin fu messo in libertà.
Da: Il Buon Seme, Edizioni Il Messaggero Cristiano, 15048 Valenza