Le virtù che i Cristiani devono possedere
La parola di Dio ci fa sapere che Dio si è acquistato un popolo affinchè essi proclamino le Sue virtù. Difatti è scritto:
“Ma voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato, AFFINCHE’ PROCLAMIATE LE VIRTU di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce; “(1 Pi 2:9).
Di seguito un elenco di tali virtù che gli eletti di Dio devono possedere e proclamare:
- Santità – si tratta di ubbidienza alla legge divina, si tratta di rinuncia ai piaceri della carne, rinunciare all’amore del mondo, rinunciare a sé stessi ( che non ha niente a che fare con monasteri, chiusura in casa , ritiri alla amish, etc..)
- Carità – i cristiani devono amare il prossimo come a sé stessi. La carità è paziente, è benigna; la carità non invidia; la carità non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non sospetta il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. (1 Co 13:4-7)
- Fede – i Cristiani devono essere certi delle cose in cui sperano. Devono essere certi della nuova nascita, della remissione dei propri peccati, della vita eterna. Inoltre devono essere certi delle realtà che non si vedono con gli occhi fisici come la divinità, gli angeli, satana e i demoni, etc..
- Giustizia – bisogna essere giusti, giudicare con giusta misura, non usando doppio peso e doppio misura, non avere riguardi personali, non si deve distorcere il diritto per un proprio interesse.
- Integrità – bisogna essere integri, persone fatte di una sola “sostanza”, nel senso che sono intere e complete in quello che professano, nel servire Dio, persone totalmente dedicate all’Eterno, non come quelle che fanno un pò nella fede e un pò nel mondo. Devono essere persone ferme nel diritto e nella giustizia, completi in esse, persone che non si lasciano corrompere, che hanno un solo cuore per la verità.
- Verità – bisogna dire sempre la verità a qualsiasi costo, anche al costo di perdere il lavoro, e persino la vita.
- Pietà – bisogna essere pietosi, cioè persone che prendono parte al dolore altrui e non persone indifferenti al dolore degli altri.
- Misericordia – bisogna essere misericordiosi, cioè persone che aiutano il prossimo che si trova nel dolore, che non infieriscono in una situazione già difficile e che tendono la mano per soccorrere anziché operare per far affondare il prossimo.
- Pazienza – è necessario essere pazienti con il prossimo, sopportando, passando sopra le offese. Inoltre è necessario dare del tempo e aspettare affinchè il prossimo si conduca nel modo giusto e corretto.
- Benevolenza – il credente deve fare il bene. Sempre. Quando sa farlo e, nel limite del suo potere, lo deve fare. Si deve guardare invece dal fare il male al prossimo. In nessuna maniera si deve far male al prossimo. Nè con le mani, nè con le parole, nè con la condotta.
- Onestà – i cristiani devono essere persone oneste, che non frodano in cosa alcuna, che dicono sempre la verità, che non si lasciano corrompere con nessun regalo. Devono lavorare onestamente, pagando le tasse allo stato e non derubando nessuno, nemmeno lo stato (quindi niente lavoro in nero).
- Rettitudine – bisogna amare il diritto ed essere retti camminando nelle vie del bene.
- Umiltà – i credenti devono essere umili, cioè non si devono innalzare sopra gli altri, non devono essere orgogliosi, superbi ed arroganti. Devono essere sottomessi alle autorità.
- Fedeltà, i credenti devono essere fedeli al Signore, fedeli al proprio marito/moglie, e fedeli ai propri fratelli e sorelle. Non li devono tradire.
- Sapienza – I Cristiani devono essere savi di cuore. Non va assolutamente bene agire o comportarsi da insensati, ad esempio essendo invadenti, non capendo il senso dei discorsi, dicendo cose sconnesse, non riflettendo sulle cose e sulle decisioni che si fanno
- Intelligenza – i credenti devono essere intelligenti. I credenti stupiditi/stolti non sono graditi al Signore essendo che la stoltezza (che significa scarsa intelligenza è una cosa malvagia). Sì, Gesù ha detto che la stoltezza è una cosa malvagia.
- Autocontrollo – bisogna sapersi controllare, sia nei momenti quando ci si adira, sia per quanto riguarda il soddisfare il mangiare, il bere e gli aspetti sessuali. Inoltre devono sapersi controllare anche per quanto riguarda il parlare, sapendo i momenti giusti per dire le cose, non parlando con buffonerie, non dicendo cose volgari o scurrili
- Dolcezza – i santi del Signore devono essere persone dolci, con cui si può parlare, che sanno dare una parola a tempo. Non devono contendere. Questo non significa che non devono e non possono riprendere con autorità, perché anche quello devono saperlo fare,
- Gioia/Allegrezza – i credenti hanno il comandamento di essere sempre allegri e pertanto devono camminare nella gioia (d’altronde la gioia è il frutto dello Spirito e un Cristiano che cammina per lo spirito è nella gioia). Alcuni confondono la gioia con il divertimento carnale, ma sono due cose totalmente diverse.
- Pace – i santi del Signore devono essere uomini di pace, e non di liti e di contese. Si devono adoperare per la pace, cercando sempre dove possibile la riconciliazione tra due parti. Inoltre i credenti devono vivere nella pace interiore che Cristo dà e ciò dev’essere manifesto.
- Purezza – i santi devono essere puri e fuggire l’impurità, cioè fuggire tutte quelle cose che lo contaminano come l’adulterio, la fornicazione, le orge, la pornografia, atti illeciti fuori del contesto matrimoniale, sodomia.
- Verecondia – i credenti devono stare attenti al senso del pudore, ed evitare discorsi impuri che possono offendere il senso del pudore. Il Cristiano deve astenersi quindi dal fare (o dal ridere da) battute a sfondo sessuale, discorsi a sfondo sessuale o cose simili.
- Modestia, i credenti devono essere modesti, cioè si devono lasciare attirare dalle cose umili, devono essere sobri nel vestire, nel tenore di vita e non devono mostrare vanti dei propri meriti manifestando arroganza e vanagloria. Non si devono mostrare agli altri parlando continuamente di sé e delle proprie capacità.
- Perdono, i credenti devono saper perdonare coloro che fanno loro dei torti. Cosi come Dio li ha perdonati anche i credenti devono assolutamente perdonare il prossimo per il torto subito. Non si può assolutamente vivere con risentimenti, con odio e astio verso qualcuno. E se un fratello o una sorella, anche dopo tanto tempo, si ravvede e chiede perdono, va perdonato. SEMPRE.
- Lentezza all’ira, bisogna che i santi non siano frettolosi ad adirarsi, ma siano lenti nel farlo. Ovviamente devono fuggire quell’ira violenta e peccaminosa che porta alla mancanza di autocontrollo. L’adirarsi che è ammesso ai santi è quello per le cose ingiuste che si compiono.
- Riflessione – i credenti devono essere persone che riflettono bene prima di agire, prima di giudicare, prima di procedere su determinate scelte, e quando riflettono cercano sempre la direzione divina e tengono in conto i consigli di coloro che sono savi e intelligenti. La Scrittura afferma che cammina in fretta sbaglia strada (Pv 19:2), ed è così.
- Discernimento – i credenti devono essere persone in grado di discernere il male dal bene in modo da operare sempre il bene e fuggire il male. Quindi devono investigare bene se una cosa è lecita o no, se è una cosa è bene o è male. E nel farlo devono andare alla Parola di Dio, e
- Castità – i santi devono essere puri nei loro pensieri e nella loro condotta. Quindi come già detto nel caso della purezza, devono fuggire ogni cosa che contamina il letto matrimoniale: adulterio, fornicazione, sodomia
- Saper riconoscere i propri errori – coloro che sono credenti non sono infallibili e qualche volta sbagliano e cadono, e quando succede devono saper ammettere il proprio errore e agire di conseguenza, cioè chiedendo scusa e perdono a chi di dovere. Un cristiano che non è in grado di riconoscere i propri errori, che non sa chiedere scusa, manifesta orgoglio, superbia e arroganza, cose che per certo verrano punite da Dio.
- Timore di Dio – i santi del Signore devono avere timore di Dio. Devono conoscere che Dio è tremendo, terribile, un fuoco consumante un vendicatore, ed essendo giusto corregge e castiga con tremendi giudizi quali morte, malattie gravi, flagelli, fame, etc.. .Sanno che con Dio non si scherza.
- Coraggio – i credenti sono persone coraggiose, che non hanno paura degli uomini e nemmeno degli spiriti maligni. Non si devono far problemi nel dire la verità e non devono aver paura nel dirla (non devono aver paura di qualcuno che li possa uccidere). I codardi, cioè coloro che non parlano o non agiscono per paura, se ne andranno in perdizione.
- Prudenza – bisogna essere prudenti, cioè andare piano nelle valutazioni, nelle conclusioni e nell’agire. Bisogna cercar di capire bene la situazione, chi si ha davanti e muoversi su basi certe e fondate, e non partire sul sentito dire, o altro.
- Costanza – bisogna essere costanti nella fede, nella preghiera, nella santificazione e nel camminare con Dio amandoLo con tutto il cuore
- Mansueti – i credenti devono essere persone facilmente ammaestrabili, che sanno ricevere l’istruzione e l’insegnamento da coloro che Dio ha preposto. Non devono essere persone dal collo duro, difficilmente ammaestrabili, che ogni volta hanno fanno fatica a ricevere l’ammonizione e l’insegnamento. Quanto più all’inizio della conversione o all’inizio del cammino Cristiano.
Queste sono tutte cose che CI DEVONO essere nella tua vita se ti professi Cristiano. Usa pure questa lista come uno specchio per vederti ed esaminarti, operando di conseguenza alla gloria di Dio.
Se queste cose non ci sono nella tua vita, e ti proclami ‘Cristiano’ o ‘Evangelico’, ti devi ravvedere e devi cominciare a procacciarle vivendo in maniera degna di Cristo e dell’Evangelo. Stai molto attento affinchè tu non sia occasione di scandalo o di intoppo ai pagani con la tua condotta stolta ed insensata.
Se affermi che Cristo è morto per acquistarti a Dio allora DEVI proclamare le virtù di Colui che ti ha chiamato dalle tenebre alla Sua meravigliosa luce, sia con le tue parole, e anche con la tua vita. Ricordati che la fede senza opere è MORTA, non ti ingannare e non ti illudere.
Haiaty Varotto