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Posted by on Giu 6, 2020 | 0 comments

Non peccare più che non ti accada di peggio

Gesù, quando ritrovò un uomo che ebbe guarito da un infermità che aveva da lungo tempo (38 anni di infermità), gli disse queste parole:

“Ecco tu sei guarito; non peccar più, che non t’accada di peggio” (Gv 5:14)

Questo fu un monito e un avvertimento a quell’uomo che ci fa capire come una persona che vive nel peccato può essere colpita da Dio in maniera molto forte.

Difatti Gesù gli dice “…che non t’accada di peggio”, il che significa che poteva succedergli qualcosa di più grave rispetto all’infermità aveva. Dio non è cambiato, e ancora oggi
COLPISCE, CASTIGA E FLAGELLA coloro che violano la sua legge e che si rendono colpevoli. Nessuno si illuda pensando che non gli accadrà nulla anche se vive nel peccato o nella disubbidienza. Certamente, come è scritto, Dio non lascerà il colpevole impunito e il salario del peccato è la morte.

Con il peccato non si scherza; con il peccato non si gioca e non ci si può permettere di essere superficiali riguardo ad esso. Qualsiasi peccato (e vi ricordo che il peccato è la violazione della legge di Dio) dev’essere combattuto con ogni forza, con ogni impegno e ad ogni modo. Purtroppo oggi molti sottovalutano il peccato e non lo contrastano nella maniera dovuta; per questa ragione molti sono pieni di guai, colpiti da diverse malattie fisiche e mentali.

Sappiate che coloro che vivono nel peccato non possono in maniera alcuna piacere a Dio. Non sto parlando di coloro che cadono nel peccato, ma di coloro che LO PRATICANO continuamente e che VIVONO in esso. Invece coloro che piacciono a Dio sono coloro che si stanno santificando, cioè coloro che lottano e dominano il peccato e coloro che si stanno spogliando del vecchio uomo per arrivare alla statura perfetta di Cristo, il quale NON COMMISE ALCUN PECCATO. Ecco, Gesù è l’esempio che ogni credente deve imitare.

“Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha veduto, né l’ha conosciuto.” (1 Gv 3:6)

“Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non pecca;” (1 Gv 5:18)

 

Haiaty Varotto

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