Siate avveduti
La parola di Dio ordina ai credenti di non essere disavveduti, ma di ben intendere quale sia la volontà del Signore.
Infatti è scritto:
“Guardate dunque con diligenza come vi conducete; non da stolti, ma da savî; approfittando delle occasioni, perché i giorni sono malvagi. Perciò non siate disavveduti, ma intendete bene quale sia la volontà del Signore.” (Ef 5:15-17)
Ora, che cos’è l’avvedutezza?
“È il carattere di chi è avveduto. Accortezza, prudenza”
Mentre il significato di avveduto è:
“Accorto, Cauto”
“Accorto, giudizioso”
Quindi l’avvedutezza è sinonimo di accorgimento e di prudenza.
Una persona avveduta, è una persona prudente, che possiede una comprensione profonda della situazione e delle conseguenze potenziali delle sue azioni. La parola “accorta” si riferisce a qualcuno che è attento, prudente e vigile. Una persona accorta è in grado di prevedere e di evitare problemi potenziali, agendo in modo preventivo. È anche in grado di notare dettagli importanti che potrebbero essere facilmente trascurati da altri. In generale, una persona accorta è in grado di agire con saggezza e di prendere decisioni ponderate; E’ una persona che valuta bene le sue azioni e le sue parole prima di compierle; mentre al contrario, una persona disavveduta, è una persona che “parte in quinta” e quindi non valuta bene le sue parole e le sue azioni. Una persona disavveduta, o sprovveduta, non ci pensa alle cose, se non a cose compiute e quando i danni sono stati fatti; una persona disavveduta non vede e non discerne i pericoli.
I santi sono chiamati ad essere persone avvedute, prudenti e che ben intendono la volontà del Signore.
Ma come si fa ad essere avveduti e ben intendere la volontà del Signore? Attraverso la continua meditazione delle Sacre Scritture e attraverso una vita di preghiera; e per preghiera intendo un tempo sostanzioso davanti al Signore in ginocchio, e non quei 5 minuti, magari pure da seduti o magari poco prima di dormire. A proposito, badate molto bene a chi, con svariati vani ragionamenti, disprezza il pregare per un tempo sostanzioso; magari si fanno beffe di chi lo fa o magari dicono ciance del tipo “ma anche i settari o i cattolici fanno cosi” (cose simili che ho sentite personalmente da “ministri” del vangelo) in modo da scoraggiare i santi dall’avere una vita di preghiera, cosa fondamentale per camminare correttamente davanti al Signore avendo una buona coscienza. E badate anche molto bene a chi non vi incita a pregare o a passare del tempo in preghiera con il Signore. Non date loro retta e lasciateli perdere con le loro ciance.
Studiatevi di non essere disavveduti ma di essere persone accorte che ben intendono la volontà di Dio. Leggete e rileggete del continuo le Scritture per conoscere la volontà di Dio (senza leggere la Parola di Dio è impossibile conoscere la Sua volontà e i suoi comandamenti e c’è l’alto rischio di rimanere preda di dottrine e precetti di uomini che hanno parvenza di santità ma servono soltanto ad alimentare la carne).
Se già lo state facendo, bene, continuate a farlo e non vi lasciate turbare da discorsi insensati utili a scoraggiarvi; e non vi lasciate nemmeno turbare da chi vi disprezza perché si ritiene “superiore” o “più sveglio”. Continuate nella vostra vita di preghiera studiandovi di piacere al Signore. Dico questo, perché purtroppo ci sono taluni superbi, che si credono “più svegli” degli altri e li disprezzano dicendo agli altri che non sono d’accordo con loro che essi “dormono” mentre di fatto quelli che dormono e sono accecati sono proprio loro. Per esempio non sono nemmeno più in grado di discernere la propria condotta; o di discernere un falso pastore o un falso ministro; o di discernere un eretico che oltraggia Gesù Cristo apertamente; o di discernere chi è un massone e chi no. Sono completamente accecati dalla loro superbia. Eh si, perché la superbia, uno dei peccati tra i più gravi e con conseguenze nefaste, acceca coloro che lo hanno. Iddio renderà loro secondo le loro opere.
Dunque siate avveduti perché questa è la volontà di Dio.
Haiaty Varotto