Sintesi biografica di uomini e donne di preghiera: James O. Frasier
Alcuni dei più preziosi servi di Dio hanno vissuto nascosti e senza essere notati. Dimenticati e ignorati dalle masse religiose, avanzarono nell’oscurità e in solitudine. Le loro umili vite sembrano rispecchiare le parole di Charles Wesley: “Tienici piccoli e sconosciuti, ma apprezzati ed amati da Dio soltanto”. William Jay, il predicatore inglese scrisse: “Molti che sono grandi agli occhi del Signore sono poco conosciuti dagli altri”. James O. Frasier, della Missione per la Cina, fu uno di quei servi scelti da Dio contento di lavorare in quasi totale oscurità. Questo uomo dotato d’ingegno era un predicatore, un linguista, un genio musicale ed un ingegnere. Arrivò nella provincia dello Yunnan in Cina nel 1910 con un cuore desideroso di salvare le anime della tribù dei Lisu. Per anni visse da solo, all’ombra delle grandi catene montuose della Cina Occidentale. Poche persone conoscevano bene James O. Frasier. C’era un’aria di mistero attorno a questo uomo dotato d’ingegno che aveva preferito scegliere una vita da pioniere primitivo piuttosto che l’applauso di una sala da concerto inglese. Alcuni dissero che era assolutamente sbagliato per Frasier sprecare e nascondere i suoi talenti nel campo delle missioni. Eppure, Frasier fu usato grandemente da Dio attraverso la preghiera e l’amore per liberare moltitudini della tribù dei Lisu dall’adorazione dei demoni e portarli a Gesù Cristo. Dopo aver imparato la difficile lingua Lisu, riuscì a tradurre le Scritture nel dialetto della tribù. Per il 1916 ci fu un vero movimento dello Spirito tra i Lisu, che fruttò 60.000 battesimi in soli due anni. La chiesa dei Lisu continuò a crescere e, in seguito, divenne una delle più grandi assemblee cristiane al mondo.
Il successo di James Frasier non era dovuto ai suoi grandi talenti o al suo intelletto. Frasier ebbe successo dove altri fallirono perché aveva imparato a toccare la realtà di Dio in preghiera. Isolato tra le montagne doveva cercare Dio per ogni suo bisogno. La preghiera per lui era come respirare e mentre pregava il tempo non aveva più importanza. Invece, per molti di noi la preghiera non è la prima scelta, ma un’ultima risorsa. Frasier aveva imparato a pregare fervidamente e continuamente. Non era un uomo che pregava semplicemente, lui era in travaglio in preghiera. Conosceva la necessità spirituale di lottare e spasimare in preghiera. Lui scrive:
Quanto del nostro pregare è della qualità di Anna quando pregava davanti al Signore nell’amarezza della sua anima? Quante volte abbiamo dovuto sudare davanti al Signore? Forse abbiamo pregato molto, ma i nostri desideri non sono stati profondi paragonati ai suoi. Può darsi che abbiamo passato molto tempo sulle nostre ginocchia, ma senza che i nostri cuori anelassero profondamente di ricevere una risposta dal Signore.
A nostra vergogna, alcune delle discipline spirituali più basilari dei nostri predecessori sono diventate strane e poco familiari per molti di noi. Una delle armi più efficaci dei fratelli che ci hanno preceduto era proprio il pregare fino in fondo. Frasier incoraggiava e praticava questa potente realtà. Scrive:
Dobbiamo essere pronti per un combattimento serio, dobbiamo combattere fino in fondo e dopo restare in piedi vittoriosi sul campo di battaglia. Non è forse questo un altro segreto di molte preghiere non risposte che non sono combattute fino in fondo? Se non si ha una risposta in tempo rapido, alcuni cristiani si rattristano e se la risposta tarda ancora ad arrivare abbandonano ogni cosa. Luca 14:28-30 si applica perfettamente alle preghiere come anche alle torri. Dobbiamo farci i conti di quanto ci costerà pregare fino in fondo. Dobbiamo essere pronti a pagare il prezzo. Lottare con gli spiriti demoniaci è una realtà giornaliera della sopravvivenza spirituale. Il combattimento spirituale non s’impara nel tempo libero, ma lo proviamo quando incominciamo ad essere un pericolo per il regno delle tenebre.
Tra il 1913 e il 1914, James Frasier attraversò un periodo di profonda oppressione spirituale che lo costrinse ad affrontare questioni che molti preferirebbero ignorare. Mentre Frasier si avvicinava ai ciechi spirituali dei Lisu, divenne oggetto di un intenso attacco demoniaco. Scivolò in una depressione paralizzante e in una profonda disperazione. Si trovò persino a dubitare sui fondamenti della sua fede in Dio. In quei giorni e in quelle notti di conflitto, le fondamenta della sua fede furono profondamente scosse fino a che realizzò che dietro tutto ciò c’erano le potenze delle tenebre, che cercavano di sopraffarlo. Frasier aveva osato invadere il regno incontrastato di Satana. All’inizio, la vendetta era caduta sui Lisu che si avvicinavano a Cristo, perché facili prede. Ora, era lui stesso ad essere attaccato, ed era un combattimento spirituale all’ultimo sangue.
Frasier fu grandemente aiutato nella sua lotta spirituale dall’arrivo di una rivista cristiana. Capì che la liberazione dalla potenza del male arriva con la resistenza sul terreno della Croce. Lasciare passivamente tutto nelle mani del Signore, anche se totalmente vero, non fu sufficiente. Frasier dovette anche resistere sul terreno della Croce e questo gli portò la luce. Alcuni fratelli vi diranno che un certo punto della Scrittura è il segreto della vittoria, ma non è completamente vero; abbiamo bisogno di diversi punti in diversi momenti. “Io parlai a Satana usando come armi le promesse delle Scritture e funzionò. Quella terribile oppressione incominciò a passare.” Verso la fine della sua vita, James Frasier si trovò in un altro tipo di conflitto spirituale. Incominciò a sentirsi profondamente insoddisfatto con quello che molti consideravano un ministerio di successo. Riconobbe il tremendo bisogno di un vero risveglio, sia nella missione che a casa in Inghilterra. Il suo cuore desiderava una potente visitazione della gloria di Dio. Quando Dio crea un desiderio del genere in noi, state pur certi che si sta preparando a muoversi. Il desiderio di Fraser fu confermato quando ebbe l’opportunità di ascoltare Jonathan Goforth (vedi foto a destra), uomo di risveglio e missionario. La moglie di Frasier descrive questo importante evento nella vita di suo marito. “Mentre l’anziano uomo di Dio stava in piedi per predicare, la presenza del Signore riempiva la stanza e mentre parlava noi eravamo catturati dalla potenza delle sue parole, perché Goforth aveva ricevuto una particolare unzione divina.”
Frasier aveva sentito parlare dei grandi risvegli a cui Goforth aveva partecipato nel suo lavoro in Cina, ma sentirlo parlare fu indimenticabile e gli lasciò un profondo peso nell’anima. Il grande dilemma nella sua mente era se stava lavorando con la potenza che Dio gli aveva promesso.
Frasier era profondamente afflitto perché vedeva che la Chiesa sia a casa che all’estero aveva un piccolissimo impatto sul mondo. Passava ore in preghiera chiedendosi se dovessero tornare a prendere esempio dagli apostoli e ricercare la potenza della Pentecoste. Nei primi anni trenta, Frasier non era il solo a desiderare un risveglio; anche molti missionari e cristiani cinesi. Improvvisamente, si manifestò con potenza nella Cina settentrionale. Fu qui che Frasier incontrò, Andrew Gih e John Sung. Insieme gustarono potenti momenti di preghiera che a volte duravano fino alle prime ore del mattino. Frasier descrive questi tempi come la sua più bella esperienza in Cina. Questi furono i giorni gloriosi del risveglio di Shantung. Indipendentemente da chi fosse il ministro, il messaggio era essenzialmente lo stesso: il confessare il proprio peccato, anche il più segreto, una chiamata al pentimento profondo e la speranza di una vittoria totale attraverso il Sangue di Cristo e la potenza dello Spirito Santo.
“Or dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli è preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono” (Matteo 11:12). La vita di James Frasier fu un esempio vivente di questo verso. Come Frasier, dobbiamo rivestirci di umiltà mentre combattiamo il combattimento della fede. Le nostre preghiere devono andare oltre il puro sentimentalismo e la retorica religiosa. Quello che ci serve sono i pianti violenti e i sospiri che scaturiscono dalla preghiera in travaglio. Dobbiamo imparare ad essere violenti in preghiera contro Satana e contro il nostro orgoglio. Gesù sta cercando un popolo che gli sarà sottomesso in santità e umiltà, e che sappia contrastare con fede la potenza delle tenebre. L’umiltà senza una fede coraggiosa diventa disperazione e la fede senza una profonda umiltà diventa presunzione. Il vero risveglio arriverà quando i poveri in ispirito impareranno a camminare nell’autorità e nella potenza dello Spirito.
tratto da: http://www.pentecoste.altervista.org/Risveglio/Biografie.html