L’importanza di annunziare l’Evangelo
Questo che vi riporto di seguito è il messaggio dell’Evangelo, che è ciò che bisogna annunziare ai peccatori affinché si ravvedano e credendo in esso siano salvati, per la grazia di Dio, mediante la fede:
«Poiché io v’ho prima di tutto trasmesso,
come l’ho ricevuto anch’io,
che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture;
che fu seppellito;
che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture;
che apparve a Cefa, poi ai Dodici.» (1 Corinzi 15:3-5)
Quindi, la cosa più importante per i peccatori è che l’Evangelo sia annunziato loro, perché non c’è un altro messaggio che possa salvarli e mostrare loro qual è la Giustizia di Dio; cioè è per mezzo della fede in quel messaggio dell’Evangelo sopra riportato che si viene giustificati, resi giusti davanti a Dio, purificati da ogni peccato e si diventa figlioli di Dio, e ciò non viene dall’uomo, non è per le sue opere, ma da Dio solamente, ed è una concessione gratuita, senza alcun merito personale.
Per mezzo della Legge è stata data la conoscenza del peccato, cioé la Legge ha fatto sapere che non si può essere graditi a Dio facendo le opere, perché nessuno è in grado di fare le opere come piace a Dio, ma, indipendentemente dalla Legge, perché per essa nessuna carne può essere giustificata, è stata manifestata la Giustizia di Dio, attestata dalla stessa Legge e pure dai Profeti, vale a dire:
«la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti;
poiché non v’è distinzione, difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio,
e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù,
il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d’esso,
per dimostrare la sua giustizia,
avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza;
per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente;
ond’Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù.» (Romani 3:22-26)
E ancora, Paolo ha scritto a riguardo dell’Evangelo:
«poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, secondo che è scritto: Ma il giusto vivrà per fede.» (Romani 1:17)
Pertanto, annunziando l’Evangelo ai peccatori, si mostra al mondo qual è la Giustizia di Dio, e per poterlo annunziare con pienezza di convinzione, perché così va annunziato, bisogna aver prima di tutto creduto in esso, e credendo appunto che sia quel messaggio che quando viene accettato per mezzo della fede, cambia la vita di un peccatore, da morto spiritualmente che egli era, viene rigenerato e prende vita. Ciò è la giustizia di Dio.
Considerando tali cose, vedete, dunque, quanto è importante il messaggio dell’Evangelo? Ed esso va annunziato senza distinzioni di sesso e di razza, perché salva tutti quanti nella stessa maniera, sia maschi che femmine, sia Giudei che Greci. Non pensiate che i Giudei non abbiano bisogno di essere evangelizzati alla pari dei Gentili, perché anche se a loro è stata data la Legge, pure la salvezza è uguale per tutti, e anche loro sono salvati se credono nell’Evangelo di Gesù Cristo, perché per le opere della Legge nessuna carne può essere salvata.
È proprio in virtù della potenza e dell’importanza dell’Evangelo, che il Signore Gesù Cristo ha dato quest’ordine ai suoi discepoli:
«E disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura.» (Marco 16:15)
Gesù non ha detto di annunziare altri messaggi per salvare i peccatori, ma ha ordinato che sia annunziato l’Evangelo, perché è solo quello il messaggio che salva il peccatore, perché è in quel messaggio che la GIUSTIZIA DI DIO si rivela in tutta la sua potenza e pure l’amore e la misericordia dell’Iddio vivente e vero inverso il mondo.
Nel momento in cui si crede nell’Evangelo di Gesù Cristo, si nasce di nuovo e si viene GIUSTIFICATI per mezzo della fede, cioè si diventa GIUSTI davanti a Dio, i peccati vengono lavati e strappati dalle coscienze e non ci sono più, sono stati eliminati completamente, e Dio non se li ricorda più, pertanto è bene che pure il credente purificato non ci ponga più peso, se non per stare attento a non commetterli di nuovo.
Non si può assolutamente piacere a Dio e non si diventa giusti cercando di compiere opere buone, perché l’uomo peccatore è morto nei suoi falli e nei suoi peccati, e non è in grado di compiere la volontà di Dio come a Lui piace. Semmai le opere assumeranno importanza solo dopo essere stati salvati, perché esse sono la manifestazione della fede che uno ha nel cuore.
Ecco cosa scrive Paolo a riguardo del fatto che gli uomini sono tutti malvagi, nessuno escluso, ed è per quello che per essere salvati era necessario che Iddio intervenisse, e lo ha fatto mediante l’opera di Gesù Cristo, l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
Ecco cosa scrive Paolo a riguardo della generalità del peccato di cui tutti gli uomini sono inizialmente schiavi e che vengono liberati da tale schiavitù del peccato solo esclusivamente dal momento in cui nascono di nuovo per mezzo della fede:
«Che dunque? Abbiam noi qualche superiorità? Affatto; perché abbiamo dianzi provato che tutti, Giudei e Greci, sono sotto il peccato, siccome è scritto: Non v’è alcun giusto, neppure uno. Non v’è alcuno che abbia intendimento, non v’è alcuno che ricerchi Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti son divenuti inutili. Non v’è alcuno che pratichi la bontà, no, neppur uno. La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno usato frode; v’è un veleno di aspidi sotto le loro labbra. La loro bocca è piena di maledizione e d’amarezza. I loro piedi son veloci a spargere il sangue. Sulle lor vie è rovina e calamità, e non hanno conosciuto la via della pace. Non c’è timor di Dio dinanzi agli occhi loro.» (Romani 3:9-18)
Dunque, cari fratelli e sorelle nel Signore, per il bene che bisogna volere a coloro che sono perduti nei loro peccati, verso quelli che ci sono vicini, per i nostri parenti, bisogna prima di tutto capire bene queste cose che vi ho esposto brevemente sopra, comprendere quale sia la potenzialità del messaggio dell’Evangelo, e annunziarlo con pienezza di convinzione e con tutto il cuore, perché è solo quello il messaggio che può salvare il peccatore, solo in esso si manifesta la GIUSTIZIA DI DIO.
Pertanto, diletti e fedeli nel Signore, vi esorto vivamente ad imparare bene e ad annunziare ai peccatori il messaggio dell’Evangelo, non un altro messaggio che lo sostituisca o gli assomigli, benché possa essere pure biblico, ma solo il messaggio dell’Evangelo salva il peccatore.
Quindi, quando dite che andate ad evangelizzare, o che volete evangelizzare o che avete evangelizzato, vuole dire che volete avere a che fare con l’annunzio del messaggio dell’Evangelo, perciò lo dovete conoscere bene quale sia il messaggio che volete annunziare, lo dovete anche ricordare a memoria, altrimenti voi non avrete avuto a che fare con il messaggio di evangelizzazione, ma vi siete occupati di annunziare altre cose, nelle quali non si manifesta la giustizia di Dio, come avviene attraverso l’Evangelo.
Cari nel Signore, badate bene a ciò che annunziate, e badate che nessuno vi seduca con vani e manipolatori ragionamenti.
Giuseppe Piredda