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Posted by on Mag 19, 2024 | 1 comment

Caratteristiche e virtù di una donna Cristiana

Le donne che si sono ravvedute e hanno creduto con tutto il cuore nell’evangelo, che rammento essere il seguente:

“Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; fu seppellito; risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; apparve a molti dei Suoi discepoli”;

dico quelle donne, devono, nel corso della loro vita spirituale, condursi e avere le seguenti caratteristiche e virtù:

  • essere dignitose (cfr 1 Tim 3:11).  “Dignitose” è un aggettivo che descrive qualcosa o qualcuno che ha dignità, cioè che si comporta in modo rispettabile e onorevole. Dunque non devono essere disordinate e scandalose.
  • Non devono essere maldicenti (cfr 1 Tim 3:11). Non devono parlare male alle spalle di nessuno. Non soltanto non lo devono fare da sé stessi ma devono anche evitare il gossip e le insinuazioni a danno delle altre persone che non sono presenti e non possono difendersi.
  • essere sobrie (cfr 1 Tim 3:11). “Sobrie” è un aggettivo che descrive qualcosa o qualcuno che è semplice, moderato e privo di eccessi. Le credenti devono essere semplici e moderate nelle cose, senza lasciarsi dominare da cosa alcuna. Non va assolutamente bene una donna cristiana che perde il controllo e si dà agli eccessi; ad esempio non va bene una credente che non è in grado di controllarsi quando beve qualcosa di alcoolico (vino, birra, etc..) e quindi poi eccede e di conseguenza si ubriaca. Oppure quando mangia e si dà a gozzoviglie varie.
  • essere fedeli (1 Tim 3:11). Devono essere fedeli ai propri mariti. Non devono essere adultere o infedeli verso i loro mariti. E cosi anche devono essere fedeli anche verso la propria famiglia, non abbandonando i propri figli o i propri genitori
  • Devono amare i propri mariti e i propri figli (Tito 2:4). E questo amore dev’essere non soltanto a parole, ma anche con i fatti. Devono avere cura del marito e dei propri figli. Devono dare loro l’attenzione che richiedono e trattarli bene, con amore, dolcezza e gentilezza. Una donna disinteressata al proprio marito o ai propri figli non va bene davanti a Dio
  • essere assennate (Tito 2:4). “Assennate” è un aggettivo che descrive una persona che è giudiziosa, saggia e che prende decisioni equilibrate e razionali. In altre parole è una persona che pensa bene prima di fare qualcosa o di prendere decisioni, e quindi prende decisioni intelligenti e sensate. Non va bene per una credente essere una donna priva di giudizio, o stolta che si comporta con scarsa intelligenza e con poca sapienza. Non va bene essere avventata, imprudente o sconsiderata.
  • Devono essere caste (Tito 2:5, 1 Pi 3:1). “Caste” è un aggettivo che descrive qualcosa o qualcuno che è puro e moralmente integro. Quindi devono essere moralmente integre, piene di valori e di dignità.
  • essere date ai lavori domestici (Tito 2:5). Le donne che hanno una famiglia devono gestire e governare la propria casa essendo date ai lavori domestici. Non possono essere pigre o darsi a fare cose inutili tutto il tempo. Chi ancora non ha una famiglia ma vive con i genitori devono aiutare i propri genitori in casa nelle faccende di casa.
  • essere buone (Tito 2:5). Le figlie di Dio devono essere persone buone, che fanno il bene e che vogliono il bene degli altri. Non possono essere persone cattive cha fanno il male al prossimo.
  • essere soggette ai propri mariti (Tito 2:5, 1 Pi 3:1). Le donne sposate devono essere sottomesse ai loro mariti nel Signore. Non devono usare autorità su di loro e non devono mancare loro di rispetto passando sopra la loro autorità. La devono riconoscere, essendo che il marito è il capo della moglie (cfr 1 Co 11:3). Ovviamente questa sottomissione è sempre nel Signore, nel senso che se il marito ordina alla moglie di andare a rubare, o di fare qualsiasi altro peccato, in quel caso la donna si deve rifiutare di farlo.
  • Non devono essere vanitose (cfr 1 Pi 3:2-6). Non si devono mettere a fare cose che sono vanità e che non servono a niente se non al vantarsi o all’apparenza esteriore, come intrecciatura di capelli, mettersi addosso gioielli d’oro, vestirsi di vesti sontuose (ossia molto belli e costosi), vestire vestiti stretti attillati evidenziando le proprie forme fisiche, etc.. ma devono piuttosto preoccuparsi di essere semplici e gradite nel cospetto di Dio e di dare una buona testimonianza.
  • Devono fare opere buone (1 Tim 2:10). Le figliuole di Dio devono essere abbondanti nelle buone opere: nella preghiera, nella meditazione delle scritture, nel digiunare, nel fare elemosine, nell’aiutare il prossimo bisognoso (tra cui anziani in difficoltà, vedove, orfani), nel consolare gli afflitti nella chiesa, nell’edificare i fratelli, nell’andare a trovare gli ammalati e cosi via…
  • Non devono insegnare la parola di Dio (1 tim 2:12) Non è cosa gradita nel cospetto di Dio la donna che si mette ad insegnare la parola di Dio ad altre persone. Non mi riferisco al dare testimonianze, o al parlare delle cose di Dio ma mi riferisco al mettersi lì a posta a portare un intero insegnamento ad una comunità di credenti o ad un gruppo di credenti. Comunque è bene ricordare che neanche tutti gli uomini possono insegnare ma soltanto coloro che ne sono in grado, avendo ricevuto il dono d’insegnamento da Dio (e si vedono coloro che ne sono in grado mentre coloro che non ne sono in grado; infatti coloro che non ne sono in grado si fanno notare facendo talvolta cose strane come ad esempio gridare all’improvviso, o fare scene strane come battere il pugno, fare battutine, etc.. proprio perchè non hanno né autorità né capacità di insegnare).
  • Devono avere un velo quando pregano o quando profetizzano (cfr 1 Co 11). Le donne quando pregano devono indossare nun velo a motivo degli angeli, per mostrare l’autorità da cui dipendono. Coloro che pregano senza velo fanno qualcosa che è contrario alla volontà di Dio.

Ecco queste sono delle caratteristiche e delle virtù che le donne Cristiane devono avere/fare se vogliono piacere a Colui che le ha salvate.

Queste cose sono tratte dai seguenti passaggi, che vi invito non soltanto a leggere, ma a meditare profondamente, chiedendo a Dio di confermarvi ogni cosa:

“Parimente siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. “ (1 Tim 3:11)

“che le donne attempate abbiano parimente un portamento convenevole a santità, non siano maldicenti né dedite a molto vino, siano maestre di ciò che è buono; onde insegnino alle giovani ad amare i mariti, ad amare i figliuoli, ad esser assennate, caste, date ai lavori domestici, buone, soggette ai loro mariti, affinché la Parola di Dio non sia bestemmiata.” (Tito 2:3-5)

“Parimente voi, mogli, siate soggette ai vostri mariti, affinché, se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla Parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, quand’avranno considerato la vostra condotta casta e rispettosa. Il vostro ornamento non sia l’esteriore che consiste nell’intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d’oro, nell’indossar vesti sontuose ma l’essere occulto del cuore fregiato dell’ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran prezzo. E così infatti si adornavano una volta le sante donne speranti in Dio, stando soggette ai loro mariti, come Sara che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo signore; della quale voi siete ora figliuole, se fate il bene e non vi lasciate turbare da spavento alcuno.” (1 Pi 3:1-6)

“Similmente che le donne si adornino d’abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti sontuose, ma d’opere buone, come s’addice a donne che fanno professione di pietà. La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. Poiché non permetto alla donna d’insegnare, né d’usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. Perché Adamo fu formato il primo, e poi Eva; e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione nondimeno sarà salvata partorendo figliuoli, se persevererà nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia.” (1 Tim 2:8-15)

Sorelle nel Signore, figlie dell’Iddio vivente per mezzo della fede in Cristo Gesù, vi esorto a studiarvi di fare queste cose. Non le sottovalutate e non le disprezzate, ma prendetele seriamente.

Potete prendere queste cose da me elencate per esaminare voi stesse e vedere se tali cose sono presenti nella vostra vita oppure no. E se vedete che non si trovano, mettetevi subito a ricercarle chiedendo al Signore in preghiera di operare in voi affinché tali cose siano presenti.

Non vi scoraggiate se vedete che ancora siete mancanti, ma se siete sincere e volete piacere all’Eterno Iddio Onnipotente, studiatevi di farle chiedendoGli il suo aiuto e la sua guida per riuscirci.

Che Dio vi benedica e vi perfezioni Egli stesso.

Haiaty Varotto

1 Comment

  1. Pace a te Haiaty Varotto, questa riflessione post è fatto molto bene, condivido a pieno ottimo lavoro.

    Cordialmente
    Fratello Alfredo

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