Iddio, a volte, permette che, nella prova, i nemici aprano la bocca contro al giusto
Il giusto Giobbe disse che i suoi nemici aguzzavano gli occhi su di lui e che aprivano larga la bocca contro di lui per dargli addosso tutti insieme (cfr Giobbe 16:9-10).
Arrivò persino ad affermare che l’Eterno lo aveva dato in balia degli empi e in mano dei malvagi (cfr Giobbe 16:11).
Pensava che l’ira di Dio lo lacerava (cfr Giobbe 16:9,16:12-14, 19:11)
Invece le cose non stavano così.
Egli era un uomo giusto e retto che veniva messo duramente alla prova da Dio.
I suoi nemici invece erano malvagi e, cogliendo l’occasione in cui Giobbe stava soffrendo grandemente, si scagliarono contro di lui.
Magari in quel periodo in cui Giobbe soffriva grandemente essi pensavano che Iddio lo stesse punendo, ma si sbagliavano grandemente.
Eppure Iddio permise che per un tempo questi empi si scagliassero contro Giobbe mentre Egli veniva colpito a motivo della prova che doveva passare.
Iddio opera come vuole e permette anche questo: che un giusto passi un grande sofferenza per essere provato e che, nel mentre, in mezzo alla prova, permette che i suoi nemici si scaglino contro di lui, parlando con arroganza e superbia, come se avessero vinto vedendo la rovina e il male piombare sul giusto.
È l’Eterno ingiusto nell’agire cosi? Così non sia.
Egli è il re eterno seduto sul trono che governa ogni cosa e che fa ciò che gli piace lassù nei cieli e quaggiù sulla terra. Egli può ogni cosa e nessuno può impedire un suo disegno.
Cosa deve fare il giusto in questi casi quando i propri nemici aprono la bocca contro di lui mentre viene provato duramente da Dio? Il giusto in questi casi deve confidare in Dio e dominare ogni sentimento di fastidio nel vedersi colpito senza motivo mentre i nemici apparentemente sembrano prosperare. Il giusto deve sempre considerare la fine degli empi e dei malvagi, e non soltanto un periodo o un momento delle cose, perché le cose per un determinato momento possono sembrare diverse da quello che sta realmente accadendo.
Inoltre in mezzo alla prova e in mezzo all’apparente trionfo dei malvagi, deve stare molto attento a non parlare contro Dio e a non offuscare i suoi disegni con parole prive di senno. Deve invece rimanere calmo e fiducioso nel Signore, sopportando l’afflizione con pazienza ed essendo perseverante nella preghiera.
Iddio è grande ed è giusto e buono. I suoi disegni sono imperscrutabili e le sue vie più alte. Che cos’è il mortale davanti a Lui? Nulla.
Siamo carne e polvere, rottami tra i rottami, vasi di terra, che oggi siamo e domani non siamo più.
Haiaty varotto