Ancora sul diritto dell’evangelo e sul mettere alla prova i ministri
“coloro i quali annunziano l’Evangelo devono vivere dell’Evangelo, quindi coloro che vengono ammaestrati nella Parola devono provvedere ALLE NECESSITA’ di coloro che li ammaestrano.” (G.Butindaro tratto da http://www.lanuovavia.org/insegnamenti…)
In queste parole viene giustamente detto, sepur brevemente, che cosa significa il diritto di vivere dell’evangelo di cui possono godere i ministri di Dio: diritto di ricevere tutto ciò di cui ha bisogno per vivere, cioè alle sue NECESSITA’, e di ricevere che gli serve per svolgere il suo incarico come ministro di Dio, costituito da Cristo.
Questo diritto NON è un diritto ad arricchirsi con le offerte dei santi.
Questo diritto NON è un diritto ad accumulare denaro con le offerte dei santi.
Questo dirito NON è un diritto ad acquistare case, campi e beni costosi con i soldi delle offerte dei santi. E nemmeno di spendere soldi in cose come viaggi di riposo, ristoranti, etc..
Inoltre, questo diritto è valido per tutti i ministri di Dio; quelli veri, non quelli falsi, i quali si sono dati il titolo di ‘pastore’ o ‘profeta’ o ‘dottore’ da soli o in maniera poco chiara e convincente. Questo diritto non va dato nemmeno a parenti di ministri, ad esempio al proprio fratello, solo perchè sono parenti; e non va dato nemmeno a collaborati dei ministri.
Fratelli e sorelle, siate savi. Vegliate e mettete SEMPRE ALLA PROVA coloro che si dicono ministri dell’evangelo. Anche se sapete che uno è stato un ministro che ha sempre camminato bene nel passato. Non abbassate la guardia perchè un uomo può sempre corrompersi e sviarsi; non importa chi sia, quanto in alto sia arrivato e quanto abbia fatto in passato.
Lo ripeto: visto che vivono delle offerte dei santi e visto che vogliono usare il diritto dell’evangelo perchè si dicono ministri METTETELI ALLA PROVA. Fate domande. Tante anche e non poche; fate domande su quale evangelo hanno creduto; Fate domande su come hanno ricevuto il ministerio; fate domande su come vivono; su quanto pregano e cosi via; fate domande se hanno dei beni, delle ricchezze o altre cose su questa terra. Fate domande anche su come vengono spesi i soldi delle offerte: chiedete quali necessità coprono e cosi via… Ovviamente fate domande che hanno un interesse dal punto di vista spirituale, in particolare per scoprire chi hai davanti se hai davanti un vero ministro oppure uno falso o uno che si è corrotto; non fate domande personali per farvi gli affari degli altri. Non vi preoccupate, se uno è da Dio non si sentirà nè offeso, nè aggredito o cose simili (sempre se fate domande lecite e non personali e private ovviamente)
Poi, in aggiunta a fare domande, OSSERVATE MOLTO ATTENTAMENTE LE LORO OPERE, perchè esse sono quelle che testimoniano su chi sono realmente. Se venite ammaestrati da loro osservate quante volte venite chiamati/contattati per sapere come state oppure quante volte vi sentite in altro modo; quante volte vengono a trovarvi per ammaestrarvi, per sapere come va la vostra vita spirituale e per pregare assieme a voi portando con voi i vostri pesi; osservate se venite invitati per essere ospitati a casa loro oppure se vi danno sempre la disponibilità di essere ospitati quando volete; osservate se hanno una vita di preghiera e quanto esortano sull’importanza di avere una vita di preghiera; osservate se vi sono venuti a trovare quando stavate male o si sono curati di chiamarvi per sapere come stavate e se avevate bisogno di qualcosa. osservate come vi trattano e come trattano gli altri. Insomma, osservate bene ed attentamente, non le pagliuzze, ma se ci sono dell’enormi travi; non i moscerini ma se ci sono gli enormi cammelli.
E se li avete messi alla prova e li avete osservati e sono trovati mancanti, ammoniteli e ritiratevi da loro. Non vi lasciate trascinare nell’errore rischiando la vostra salvezza eterna.
Haiaty Varotto