Bisogna rinunciare alle mondane concupiscenze
“Poiché la grazia di Dio, salutare per tutti gli uomini, è apparsa e ci ammaestra a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, per vivere in questo mondo temperatamente, giustamente e piamente” (Tito 2:11-12)
La grazia di Dio ci ammaestra a rinunciare all’empietà e alle mondane concupiscenze.
In questo scritto parlerò circa il rinunciare alle mondane concupiscenze.
I credenti devono rinunciare alle mondane concupiscenze per piacere a Colui che li ha salvati mediante l’evangelo. Devono imparare a dire “NO” ad esse in maniera risoluta. Non si tratta solo di evitare passivamente certe cose, ma di decidere di non avere certi comportamenti, di non fare certe cose e di non permettere che certi desideri abbiamo il sopravvento.
Ma, quali sono queste mondane concupiscenze?
Cominciamo con il termine “mondano” che significa
“tutto ciò che appartiene al mondo materiale piuttosto che a quello spirituale”
o ancora
“Che è proprio, tipico, caratteristico del mondo inteso come vita terrena, con particolare riguardo ai suoi aspetti temporali e ai suoi interessi materiali con più diretta contrapposizione alla vita dello spirito, alla vita celeste, alla vita eterna”.
Quindi mondano è ciò che relativo al mondo inteso nei suoi aspetti temporali e materiali.
Passiamo al termine “concupiscenza”. La concupiscenza significa
“Brama ardente, desiderio appassionato, soprattutto di piaceri fisici, corporali. Nella morale cristiana, passione intemperante, intesa come predominio della materia sullo spirito.”
Pertanto, conoscendo i significati delle parole, comprendiamo che i santi si devono guardare da tutte quelle brame, da quei desideri intensi per le cose di questa vita, presenti in questo mondo materiale e fisico, come ad esempio:
- brama verso il piacere fisico (lascivia, lussuria, pornografia)
- desideri ardenti verso il cibo (gozzoviglia, gola) o verso le bevande alcooliche (ubriachezza)
- desiderio smodato verso i soldi (avarizia e avidità)
- brama verso la fama e la gloria (voler diventare famosi e conosciuti dagli altri)
- desiderio incontrollato di far carriera lavorativa ad ogni costo
- desiderio incontrollato di voler dominare sugli altri o sentirsi superiori agli altri
- Voglia irrefrenabile verso divertimento e intrattenimento di vario genere
Questi sono solo alcuni esempi. Noi, santi dell’Altissimo, dobbiamo imparare a controllare ogni desiderio, facendo morire ogni desiderio forte e ardente (concupiscenza) con l’aiuto dello Spirito Santo che dimora dentro di noi. Per alcune di quelle cose elencate sopra, come ad esempio il cibo o i rapporti carnali o i soldi, non significa che non dobbiamo usare di quelle cose, ma significa non lasciarsi prendere da desideri intensi, smodati e irrefrenabili per esse.
E’ molto importante rinunciare a queste cose per vivere temperatamente, giustamente, piamente, rettamente e integramente tutti i giorni nel cospetto del grande IO SONO, l’unico e solo vero Dio, il quale ha dato il suo Figlio Gesù Cristo per la remissione dei nostri peccati e per la nostra salvezza.
Sappiate che chi si dà a queste cose, diventa schiavo di esse, e passa a vivere nel peccato, in una condizione non gradita all’Eterno. Se muore in questo stato se ne va all’inferno. Quindi è molto importante lottare risolutamente contro queste concupiscenze che guerreggiano contro le anime le nostre. Come le si vincono? Con le armi della giustizia che abbiamo: la preghiera, la comunione con Dio, la meditazione e lo studio continuo della Parola di Dio e il digiuno.
Dunque, rinunciate a tutte queste mondane concupiscenze per vivere su questa terra nel modo che piace a Dio.
Haiaty Varotto