Guardatevi dal lievito malvagio di Nicola Iannazzo
Nicola Iannazzo, autore del blog “Egli è altresì scritto”, sostiene un eresia grave riguardo al calice che Gesù doveva bere, dicendo che quel calice era una sorta di lotta spirituale in cui il Diavolo avrebbe persino “scaraventato” Gesù per una certa distanza quando era nel Getsemani, e oltre a ciò, non solo si è messo a vaneggiare, ma si è spinto oltre ed è arrivato ad affermare che chi ritiene che quel calice, di cui Gesù chiese al Padre di allontanarlo da lui, fosse la croce (quindi le sofferenze che Gesù doveva passare compresa la morte) rappresenta Gesù come codardo, vile ed egoista. Ora, essendo che la verità della somma della Parola è che Gesù, di fatto, aveva chiesto al Padre di far passare da lui le sofferenze che stava per passare, compresa la morte, Iannazzo con questa sua affermazione ha oltraggiato il Signore Gesù Cristo dicendo che era un codardo, vile ed egoista. Ovviamente un tale oltraggio è oltremodo grave.
Ora, passiamo alla dimostrazione di quanto affermato sopra.
Nicola Iannazzo, in questo suo post, scritto nel 2012, ma tutt’ora presente nel suo blog (quindi ancora valido per lui), insegna un eresia grave sul calice che Gesù doveva bere: afferma che quel calice non erano le sofferenze che Gesù stava per passare, compreso la morte in croce, ma afferma che invece che quel calice era l’ora del Getsemani che Gesù doveva affrontare. Tra l’altro in quell’ora Satana e i suoi demoni avrebbero preso Gesù con la forza e l’avrebbero “scaraventato” ad una certa distanza, secondo l’eresia di Iannazzo.
Infatti afferma:
“Concludo ribadendo per l’ennesima volta solo questo: “quell’ora” e “quel calice” non si riferivano alla croce e non potevano esserlo nella maniera più assoluta. Il calice era quello della prova nel Getsemani stesso, l’adempimento del combattimento e della preghiera che Gesù doveva affrontare in solitudine, abbandonato da tutti, profetizzato da Davide nel Salmo 22:11,12! Non la morte sulla croce!
Gesù non avrebbe potuto nella maniera più assoluta fare una preghiera così contraddittoria e cioè chiedere al Padre di esaudirlo in una richiesta che annullasse le Scritture e che perciò Dio non poteva affatto ascoltare!
TUTTI COLORO CHE INSEGNANO CHE QUEL CALICE ERA LA CROCE o la paura d’essa e che quindi Gesù chiese di “allontanarla da Lui”, ERRANO GRANDEMENTE RAPPRESENTANDO GESU’ COME VILE ED EGOISTA, cosa che non fu mai il vero Gesù nella Parola di Dio.”
Ma non solo ha pubblicato quest’eresia, ma si è spinto oltre facendo delle accuse gravissime verso coloro che la pensano diversamente da lui, dicendo queste parole:
“Tutti coloro che insegnano che quel calice era la croce o la paura d’essa e che quindi Gesù chiese di “allontanarla da Lui”, errano grandemente rappresentando in tal modo Gesù come vile ed egoista, cosa che non fu mai il vero Gesù nella Parola di Dio.”
Avete letto bene, per Iannazzo, tutti coloro che ritengono che il ‘calice’ a cui si riferiva Gesù quando disse queste parole: “Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice!” sono persone che rappresentano Gesù come VILE ED EGOISTA. Praticamente persone che offendono Gesù. Ma siccome la verità è proprio che quell’ora a cui Gesù si riferiva erano le sue sofferenze, ecco che Nicola Iannazzo, nei suoi vaneggiamenti e nella sua arroganza, ha oltraggiato il Signore Gesù Cristo!
Ora, tra coloro che sostengono che il calice di cui parlava Gesù erano le sue sofferenze che avrebbe subito da li a poco (compreso anche la croce) c’è Giacinto Butindaro, uno con cui Iannazzo collabora! Rendetevi conto del livello di ipocrisia da entrambe le parti! Infatti Butindaro ha scritto queste parole di confutazione (che in questo caso condivido) nel suo blog, in quest’articolo: http://giacintobutindaro.org/…/sul-calice-che-gesu…/)
“Gesù stava dunque soffrendo molto, ancora prima di mettersi a pregare. Le ragioni mi paiono evidenti, sapeva molto bene quali atroci sofferenze lo aspettavano, ed essendo un vero uomo si spaventò e fu angosciato al pensiero di quello che gli stava per accadere. E qui dunque vediamo che la Scrittura ci conferma pienamente che Gesù era un vero uomo, perchè parla di un uomo spaventato e angosciato e molto triste.
Cosa fece allora Gesù? Chiese al Padre, se fosse possibile, di allontanare da lui quel calice che doveva di lì a poco bere. Dico ‘doveva’, perchè così Dio aveva decretato nei Suoi confronti, e Gesù questo lo sapeva molto bene. Anche l’ora che Gesù chiese al Padre che se era possibile passasse oltre da Lui (cfr. Marco 14:35), era l’ora che doveva scoccare per Lui di lì a poco quando sarebbe stato dato in mano ai peccatori e avrebbe sofferto per mano loro, infatti dopo avere pregato, immediatamente prima che arrivassero ad arrestarlo Gesù dirà ai suoi discepoli: “L’ora è venuta: ecco, il Figliuol dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori. Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce, è vicino” (Marco 14:41), e quando lo arrestarono disse ai suoi nemici: “… questa è l’ora vostra e la potestà delle tenebre” (Luca 22:53)
Ecco perchè Gesù nella preghiera disse: “Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta”, perchè sapeva che doveva sottomettersi al Padre, cosa che Egli fece anche in quell’occasione perchè accettò di bere quel calice e di andare incontro a quell’ora. D’altronde, Gesù stesso aveva detto un giorno: “Ora è turbata l’anima mia; e che dirò? Padre, salvami da quest’ora! Ma è per questo che son venuto incontro a quest’ora” (Giovanni 12:27 – anche mettendo il punto di domanda al posto del punto esclamativo, come fanno alcune traduzioni, il senso non cambia perchè le parole seguenti di Gesù spiegano che Lui era destinato ad andare incontro a quell’ora).
In quella particolare preghiera di Gesù, dunque noi vediamo una dimostrazione della sua perfetta umanità. “ (http://giacintobutindaro.org/…/sul-calice-che-gesu…/)
Le parole di Butindaro, in questo caso, sono vere e valide, e pertanto servono a turare la bocca a Iannazzo e servono a confutare questi suoi vaneggiamenti sulle scritture. Per Iannazzo, e per quelli che la pensano come lui, è difficile accettare che Gesù ERA VERO UOMO (infatti si stancava, dormiva, piangeva, mangiava, etc..), come noi; infatti fu tentato come noi in ogni cosa, ma lui non commise alcun peccato. Ora, proprio in virtù del fatto che Gesù era vero uomo, lui ha provato forti sentimenti come l’angoscia e fu anche spaventato e contristato, secondo che è scritto:
“E prese seco Pietro e Giacomo e Giovanni e cominciò ad essere spaventato ed angosciato.”(cfr Mc 14:33)
Dunque Iannazzo sbaglia grandemente perchè non considera la somma della Parola e non considera il fatto che Gesù era vero uomo, come noi. Invece le dovrebbe considerare perchè sono una potente consolazione per tutti i discepoli di Cristo, i quali possono consolarsi dal fatto che il Maestro li capisce e ha provato quello che loro stanno passando! Infatti il nostro sommo sacerdote può simpatizzare con le nostre sofferenze.
Comunque, ecco di seguito altre parole insensate di Nicola Iannazzo, tratte dal suo post:
“E questo l’avrebbe fatto addirittura dopo aver insistito col Padre pregando e ripetendo per ben tre volte la stessa richiesta di non farlo morire in croce?
Costoro invece errano grandemente disonorando il Figliuol di Dio col loro insensato ragionamento, in quanto se le cose stessero veramente come dicono loro allora Gesù avrebbe mentito ipocritamente quando disse che Lui depone invece la Sua vita volontariamente e non quindi perchè “costretto” …”
Quindi per Iannazzo se Gesù avesse chiesto al Padre di allontanare da lui la croce avrebbe MENTITO IPOCRITAMENTE.
Ma vi rendete conto delle parole gravissime di Iannazzo? Ha praticamente detto che il figlio di Dio, Gesù Cristo, peccò MENTENDO IPOCRITAMENTE.
Si, Iannazzo ha oltraggiato Gesù Cristo, perché le cose stanno proprio così: Gesù pregò affinché fosse allontanato da lui, se possibile, le sue sofferenze compreso il morire in croce! E questo perché era vero uomo e in tutto era come noi, e così può simpatizzare con le nostre sofferenze.
Gesù era vero uomo e vero Dio. Egli è il nostro sommo sacerdote che può simpatizzare con le nostre sofferenze e i nostri dolori, perchè Egli stesso ha provato sentimenti e dolori fortissimi. Andate a Lui in ogni vostra sofferenza e certamente sarete consolati. Infatti è scritto:
“Perché non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermità; ma ne abbiamo uno che in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare.” (Ebrei 4:15)
CONCLUSIONE
E’ gravissimo quello che afferma Nicola Iannazzo. Non si possono fare tali affermazioni. Di queste parole Iannazzo SI DEVE RAVVEDERE PUBBLICAMENTE rimuovendo quest’eresia dalla sua mente e dal suo blog e CHIEDERE PERDONO PUBBLICAMENTE a tutti coloro, compreso me, che credono che il calice di cui parlava Gesù erano le sue sofferenze, compresa la sua morte in croce, perché ciò è conforme a verità perché Gesù era VERO UOMO ed in ogni cosa è stato tentato come noi (cfr Ebrei 4:15). Certo, non riusciamo a capire pienamente ogni cosa, ma certamente Gesù sa che cosa significa dover affrontare delle sofferenze molto forti e quindi può venire in aiuto a coloro che soffrono o che stanno per soffrire.
Ora mi rivolgo direttamente a te Nicola Iannazzo: ti devi ravvedere da questa eresia e dai tuoi oltraggi contro Gesù Cristo! E lo devi fare anche con un post pubblico affinché tutti quelli che in questi anni hanno creduto a questa tua eresia gravissima e che magari sono stati portati ad oltraggiare il figlio di Dio come hai fatto (e come continui a farlo mantenendo una simile eresia e simili parole!) possano riflettere e ravvedersi anche loro abbandonando quest’eresia e gli oltraggi contro Gesù. Tu li hai indotti a bestemmiare contro Gesù Cristo!
Guardatevi dunque da questo lievito malvagio di Iannazzo e rigettate con forza questa sua eresia gravissima e anche questo suo modo di parlare!
Haiaty Varotto