Non vi illudete: senza la santificazione nessuno vedrà il Signore
“Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore;” (Ebrei 12:14)
E’ scritto chiaramente che senza la santificazione nessuno vedrà il Signore.
Ora, riflettete attentamente: che cos’è la santificazione? Si tratta forse di un termine astratto e senza un significato pratico? Non si tratta invece di opere concrete da fare e di opere da non fare? Non si tratta forse di non rubare, non mentire, non commettere adulterio, etc.. e di invece praticare il bene, di osservare i comandamenti di Dio come ad esempio: pregare, digiunare, essere virtuosi (misericordiosi, giusti, buoni, pietosi, retti, integri, onesti, veraci, benigni, pazienti, dolci), aiutare i poveri ed bisognosi, incoraggiare gli altri, di dire sempre la verità, di andare a visitare gli ammalati, andare a visitare i carcerati, di praticare l’ospitalità, di provvedere ai bisogni dei santi, etc..?
Se uno dice di avere fede, ma non si santifica, potrà essere salvato? La scrittura ci fa sapere chiaramente di NO.
SENZA LA SANTIFICAZIONE NESSUNO VEDRA’ IL SIGNORE. E’ NECESSARIA PER SPERIMENTARE LA SALVEZZA CHE DEVE ANCORA AVVENIRE, CIOE’ QUELLA DELL’IRA A VENIRE.
Vi prego fratelli e sorelle, non vi illudete pensando che anche senza di essa voi vedrete lo stesso il Signore soltanto perchè dite di avere fede. La fede, quando c’è, la si vede. E la manifestazione di una fede vera e viva sono proprio le opere. Se non ci sono le opere, la fede è morta, propria come disse il nostro caro fratello Giacomo:
“Così è della fede; se non ha opere, è per se stessa morta.” (Giacomo 2:17)
e
“Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.” (Giacomo 2:26)
Non vi ingannate: i fornitori, gli adulteri, gli ingiusti, i superbi, i calunniatori, i bugiardi, gli schernitori, i buffoni, i maliziosi, gli insinuatori, gli ubriaconi, gli amanti del denaro, gli avari, etc.. NON ENTRERANNO NEL REGNO DI DIO. Non importa se dicono di aver fede, e di credere in Dio: non entreranno nel regno di Dio. Dicono di credere in Dio? Anche i demoni credono, e tremano.
Purtroppo ci sono alcuni cianciatori che manipolando i discorsi, in particolare mischiando la salvezza che si ottiene per fede e la salvezza ancora da sperimentare (che è quella dell’ira a venire), cercano di far capire che una volta salvato, non importa se fai opere o no, quindi non importa se ti santifichi oppure no, alla fine verrai salvato lo stesso perchè “non sono le opere che salvano”; Insomma, mischiano abilmente il discorso sulle opere per giustificare condotte scellerate e illudersi che saranno salvati lo stesso perchè basta la fede per essere salvati, indipendentemente da come uno vive. Ovviamente alcuni di questi sono dei seduttori di mente, molto astuti, che purtroppo trascineranno diversi credenti a credere in quelle eresie di perdizione e se ne andranno all’inferno. Non parlano apertamente contro le opere e contro Giacomo, ma lo fanno di soppiatto, in maniera subdola, senza che i più se ne accorgano. E siccome godono di stima a motivo di cose fatte in passato il danno è ancora maggiore.
Ve lo ripeto di nuovo: Non vi illudete. Se vivete nel peccato e se le vostre opere sono malvagie, anche se dite di avere fede e di aver creduto in Gesù, voi andrete all’inferno. Pensare che “una volta salvati sempre salvati”, indipendentemente dalle proprie opere (sia quelle che si fanno ma anche quelle che non si fanno), è un illudersi ed è un eresia distruttiva, in altre parole un eresia di perdizione.
Vegliate e state molto attenti ai discorsi che sentite e che vi fanno certi ministri e certi “dottori” della parola. Possono essere veramente molto pericolosi e subdoli, e difficili da riconoscere come eresie di perdizione; e se voi le credete rischiate di condurvi in un modo non gradito all’Eterno, e le vostre opere vi trascineranno prima all’inferno e poi nel lago ardente di fuoco e di zolfo.
Haiaty Varotto