Sulle offerte date nelle chiese e ai ministri per il loro sostentamento
Le offerte volontarie, fatte dai santi nelle chiese, devono essere gestite dai conduttori (ministri, anziani, diaconi e altri che conducono) in maniera diligente e con la massima trasparenza a tutta la chiesa. Si devono far sapere esattamente come e dove vengono spesi quei soldi, e ciò al fine di evitare che qualcuno si possa scandalizzare.
Non va assolutamente bene che ci sia segretezza o riservatezze su dove vanno e come vengono spesi i soldi delle offerte, perchè quei soldi non sono soldi personali dei conduttori, ma sono soldi di Dio, offerti a Lui per onorarlo.
Dunque i conduttori, con cura e diligenza, devono provvedere tutti quei modi per dare la massima trasparenza e permettere a chiunque nella chiesa di verificare di come stanno le cose. Ovviamente questo mio discorso è letteralmente odiato da tutti quei ministri e conduttori corrotti che non vogliono rendere conto e che vorrebbero fare quello che passa loro per la testa. Non lo sopportano, vanno su tutte le furie, e cominciano a gridare alla “riservatezza”, etc..
I santi devono pretendere dai propri conduttori locali la massima trasparenza e devono pretendere di sapere come vengono spesi. E ciò per evitare che vengano spesi male o vengano gestiti male ed evitare che certi furbetti se ne approfittino a scapito di chi è veramente nel bisogno.
Riguardo alle offerte fatte ai ministri per il loro sostentamento: Le offerte fatte ai ministri del vangelo per il loro sostentamento e per il loro bisogni non sono “donazioni personali”, di cui il ministro di turno può fare quello che gli pare per la testa (es: sperperare andando a fare viaggi, oppure comprare computer costosi, etc..) ma sono soldi offerti all’Eterno in ubbidienza alla volontà di Dio di provvedere ai bisogni dei ministri affinchè essi possano svolgere il loro ministerio senza dover pensare a come guadagnarli per pagare le cose necessarie per il vivere. Non sono “regali” o “doni” ma sono soldi che altri fratelli e sorelle si sono sudati e che hanno lo scopo di provvedere ai bisogni primari del ministro che gli ammaestra affinchè esso si concentri sulle cose di Dio e sul suo ministero (non su altre cose inutili o comunque non prioritarie); ad esempio che si concentri ad andare a trovare i fratelli, ad ammaestrarli nelle case, a sapere come stanno, a fare buone opere, ad annunziare l’evangelo, a trasmettere la sana dottrina e cosi via..
Riguardo i soldi dati come offerta e per provvedere ai propri bisogni, un ministro del vangelo deve essere il più trasparente possibile per non dare alcun motivo di scandalo nella chiesa. I ministri devono essere gli esempi del gregge e devono essere irreprensibili.
Inoltre è assolutamente peccato che un ministro del vangelo si prenda soldi dalla chiesa, quando lui non ne ha alcun bisogno avendo di che mantenersi (per via di ricchezze, eredità, etc..), mentre nella chiesa ci sono persone che ne hanno bisogno. E’ un INGIUSTIZIA. NON E ‘ LECITO. E noi lo continueremo a ricordare e a gridare in faccia ai servi di mammona questo loro peccato finchè avremo un alito di vita. E questo perchè SI VIOLA IL PRINCIPIO DI UGUALIANZA citato da Paolo (cfr 2 Co 8:13-15). Principio tanto odiato da questi novelli servitori di Mammona, il cui dio è il proprio grasso ventre e che vogliono accumulare i soldi delle offerte dei santi mentre altri ne avrebbero gran beneficio.
Se un ministro ha di che mantenersi, per via di eredità, o per via del lavoro o altro, e se nella chiesa ci sono dei bisognosi allora i soldi delle offerte che sarebbero stati usati per i bisogni primari del ministro, devono essere assolutamente dirottati dove sono più efficaci e utili e dove vi è una necessità.
Se il ministro “caio” ha ricchezze, o risparmi, terreni, immobili ereditati ed è nell’abbondanza e nella chiesa c’è la sorella “y” o il fratello “z” che hanno bisogno e non arrivano a mangiare, i santi, che hanno deciso di onorare l’Eterno con una parte del proprio stipendio o delle proprie entrate, anzichè dare soldi al ministro perchè è un suo “diritto”, devono dare invece a chi è nel bisogno in quel moment. Il ministro in quel momento copre le spese di ciò che gli serve per vivere mentre gli altri no. Ripeto: basilare applicazione del principio di ugualianza. Se chi sta per dare decide di dare comunque al ministro, sapendo che il ministro è nell’abbondanza e sapendo che altri sono nel bisogno, è uno stolto ed è un ingiusto e sicuramente ne renderà conto a Dio per la propria follia.
Giustificare un ministro che è nell’abbondanza e che continua a gravare sulla chiesa a scapito di chi è nel bisogno è una grande ingiustizia e un opera malvagia. Non importa quanti vani ragionamenti si facciano, alla fine accettando un opera malvagia simile, il ministro nell’abbondanza arricchisce mentre il bisognoso rimane nel bisogno gridando a Dio e piangendo davanti a Dio affinchè riceva le cose necessarie. Ciò NON E’ GIUSTO.
Purtroppo ci sono alcuni ingiusti ed insensati che vogliono sedurre i santi facendo loro credere che i soldi delle offerte fatte ai ministri per il proprio sostentamento e per l’opera che svolgono, siano soldi loro personali con cui ci possono fare quello che vogliono senza esserne trasparenti e senza renderne conto alla chiesa. Infatti questi seduttori, di solito fanno cosi, proprio per evitare che debbano rendere conto di come e dove li spendono i soldi delle offerte (che tra l’altro potrebbero essere cospicue nelle chiese evangeliche o nei gruppi in casa arrivando anche sopra il migliaio di euro al mese). Si nascondono come dei conigli e odiano la luce e la trasparenza. La odiano perchè sanno che si vedrebbe tutte le immondizie dei loro cuori corrotti.
Dunque fratelli e sorelle, siate savi nel dare. Date con semplicità e con un cuore allegro, ma siate savi. Non vi fate mettere nel sacco dai furbetti che ci sono in giro per le chiese e per le case, i quali vogliono sfruttare i santi come cashflow e come entrate passive, perchè sono degli sfaticati che non vogliono lavorare o perchè vogliono vivere senza fare nulla. Di questi ce ne sono tanti in giro per le chiese evangeliche e per le case.
Inolte, guardatevi da questa eresia e da questa dottrina malvagia che si è diffusa molto nelle chiese evangeliche secondo la quale il ministro del vangelo, che è ricco o benestante, può continuare a gravare sulla chiesa anche se si trova nell’abbondanza e ha di che mantenersi senza problemi. E’ una dottrina malvagia che viola il principio di uguaglianza e che porta dei danni a chi si trova veramente nel bisogno in quelle chiese.
Comunque sul diritto del vangelo Ne ho già parlato abbondantemente (https://destatevi.org/sul-diritto-di-vivere-dellevangelo/ ) e su cosa NON è il diritto del vangelo (https://destatevi.org/ancora-sul-diritto-dellevangelo-e…/ )
Haiaty Varotto