Un miracolo che viene dalla fede
Di seguito una potente testimonianza di fede, di perseveranza nella preghiera e di come L’Eterno compia cose, che gli uomini e la scienza dicono siano molto difficili o persino impossibili. Per Dio non c’è nulla di troppo difficile e per lui non c’è nulla di impossibile.
Pace a tutti fratelli e sorelle,
Scrivo questa testimonianza pubblicamente per dare gloria al Signore, e per aiutare chi in questo momento sta attraversando le stesse afflizioni che abbiamo passato io e mia moglie.
Mi chiamo Emanuele Tierno, sono sposato da 10 anni con mia moglie Anna Musillo, all’inizio del nostro matrimonio io ero già nato di nuovo ma non mi santificavo e mi sono sviato, mentre mia moglie non era ancora convertita.
È nel 2015 che per la misericordia di Dio, mia moglie viene salvata, ma solo nel 2019 entriamo in contatto con dei fratelli conosciuti su facebook (tra cui Giuseppe Piredda ed Haiaty Varotto) e tramite questi fratelli comprendiamo la santificazione, quindi l’importanza della preghiera e della lettura della parola di Dio, finalmente intendiamo cosa significhi separarsi dal mondo rinnegando noi stessi, per fare esclusivamente la volontà del Signore che ci ha salvati.
Come premesso, dato che all’inizio della nostra conversione, seguivamo la carne anziché lo Spirito, insieme a tante altre cose vane, ne facemmo anche una che di seguito vi elencherò.
Come la maggior parte delle coppie sposate cercavamo un figlio, ma dopo circa 5 anni di matrimonio non riuscivamo a concepire, noi eravamo desiderosi di avere un bambino, e ogni mese quando a mia moglie arrivava il normale corso delle donne, il nostro cuore si riempiva di amarezza.
Così con questo desiderio irrealizzato e con poca fede nel Signore, decidemmo di affidarci all’uomo, quindi iniziammo a fare visite su visite e il responso fu che mia moglie, aveva una patologia genetica che rendeva difficile il concepimento e ancor più difficile il conseguimento della gravidanza, e ci consigliarono di iniziare un percorso di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita).
Siamo nel 2018 e decidiamo di iniziare questo percorso, dunque mia moglie si sottopone a trattamenti medici, che servivano a renderla pronta per prelevare degli ovociti dal suo ovaio, che una volta presi venivano combinati con il mio seme in laboratorio, al fine di effettuare il concepimento.
Il prelievo degli ovociti dall’ovaio di mia moglie è stato ripetuto per tre volte , poiché tutti gli ovociti prelevati non resistevano dopo la fecondazione, tutti tranne uno che venne analizzato a lungo e congelato dopo la fecondazione.
Premesso che di quest’ultimo non ne conoscevamo ancora l’esito all’epoca, abbandonamo il discorso, e grazie a Dio iniziammo a dedicarci di più alla preghiera e alla lettura delle scritture leggendo le esortazione su fb tra cui anche quelle di questi fratelli (Giuseppe Piredda e Haiaty Varotto) dei quali il Signore si è servito e continua a servirsi, così crescendo nella Parola di Dio e nella fede, nell’ Agosto del 2019 ci facemmo battezzare.
In quell’anno facemmo delle esperienze meravigliose con il Signore, sperimentammo la sua presenza, eravamo felici e gioiosi, abbandonammo tutte le cose mondane e decidemmo di seguire il Signore pienamente, io feci un voto al Signore che consisteva nel non prendere ne cibo né acqua per 24 ore ogni venerdì, finché lui non faceva rimanere incinta mia moglie o non ci dicesse di smettere di pregare per questo.
Ma verso la fine di quell’anno avvenne che, la clinica alla quale ci affidammo per la PMA, ci chiamò dicendoci che un ovocito era rimasto vivo diventando una blastocisti, ed era pronto per essere impiantato nell’utero di mia moglie, al che noi rispondemmo che non volevamo fare più nulla, ma poi ci informammo, e venimmo a conoscenza del fatto che quella era una vita, e che se non avremmo fatto l’intervento, quella vita era destinata a rimanere in un congelatore in eterno, questo ci turbò molto perché era come interrompere una vita, è sarebbe stato aggiungere un altro peccato a quello che avevamo già fatto in precedenza affidandoci agli uomini anziché a Dio.
Ricordo che mi misi in preghiera e chiesi perdono al Signore, e chiesi a lui cosa fare e dentro di me sentì il perdono ma anche chiaro, il concetto di accettare le conseguenze del nostro peccato, quindi sicuro di questo decidemmo di fare l’intervento e lo facemmo, ricordo che dopo l’operazione chiesi al dottore: Dottore quindi ora è tutto apposto? E lui mi rispose : noi abbiamo fatto tutto ciò che potevamo, ma è Dio che decide! Quel momento fu per me una doccia fredda, nella mente arrivò questo pensiero: “quanto sono stato stolto, tutto questo dannarsi, quando alla fine tutto procede dall’Eterno, e noi non possiamo ne aggiungere né togliere nulla” dopo questo, parlai al Signore chiedendogli ancora perdono, dicendogli che ero pronto ad accettare qualsiasi conseguenza secondo la sua volontà, e così fú, mia moglie dopo qualche settimana abortì, soffrimmo tanto, ma questa sofferenza ci fece attaccare ancora di più al Signore, per la sua misericordia, capimmo che tutto è nella sua volontà, e dopo un po’ la tristezza si tramutò in consolazione e gioia.
Giorno dopo giorno perseveravamo nella scrittura, e nella preghiera riconoscenti della pietà che il Signore aveva avuto di noi, e io continuavo ogni venerdì a gridare al Signore e a digiunare affinché l’Eterno esaudisse la mia preghiera, non mancavano le sofferenze perché ogni mese vedevamo che il nostro desiderio non veniva esaudito, ma venivamo consolati nella preghiera e continuavamo a chiedere al Signore con fede, anche quando intorno a noi qualcuno ci diceva di tornare in quei centri, noi rispondevamo: No, ma il Signore ci darà un figlio se è nella sua volontà.
Questo è accaduto per circa 5 anni tra digiuni, preghiere, combattimenti interni ed esterni, pianti e sofferenze, finché per la misericordia del Signore il 13 Giugno 2023, mia moglie scopre di essere incinta, Si il Signore dopo averci perdonato e consolato nell’afflizione, nella sua immensa carità ha avuto pietà di noi concedendoci nella sua misericordia, l’esaudimento della nostra preghiera, l’Onnipotente ci ha donato un figlio per la sua gloria.
Perciò a voi fratelli e sorelle che state soffrendo per una preghiera non ancora esaudita, non perdetevi d’animo ma continuate a pregare, non affidatevi agli uomini che non possono fare nulla, poiché è l’Eterno che può tutto e decide tutto, dunque gridate a Lui con tutto il vostro cuore con certezza di fede, e attendete pazientemente il suo intervento.
Voglio ringraziare l’Eterno, pubblicamente per la pazienza, la pietà e la misericordia che ha avuto di noi donandoci di credere all’Evangelo, strappandoci da questo secolo malvagio, per poi farci maturare nella fede, per ricevere le benedizioni che l’Onnipotente riserva a chi ha fede in lui.
Ringrazio pubblicamente l’Onnipotente, anche per aver messo sulla nostra strada, un caro fratello come Giuseppe Piredda, che per la volontà dell’Eterno svolge la funzione di anziano. Ebbene per la benignità del Signore, questo fratello si è caricato sulle spalle insieme a me e a mia moglie, tutte le nostre debolezze, i nostri turbamenti, le nostre afflizioni, facendoci fare ( tra esortazioni, incoraggiamento e ammonimenti) un enorme progresso nella maturità spirituale, che senza una sana e forte fede non può avvenire.
A Dio sia la gloria, l’onore, la potenza, la maestà, la lode, il timore, la riconoscenza e le azioni di grazia, per mezzo di Cristo Gesù nostro Signore, Salvatore e Padrone, Dio benedetto in eterno.
Emanuele Tierno.
Questa è una potente testimonianza alla gloria di Dio.
L’Eterno ancora oggi compie miracoli e opere potenti. Non importa quello che hanno da dire gli uomini, o i medici umani, o la scienza e cosi via..Anche se dicono che una cosa è molto difficile, o impossibile, al nostro grande Dio nulla è impossibile. Lo ripeto: all’Eterno degli eserciti non v’è nulla di troppo difficile o di impossibile. Tutto è possibile a chi crede.
Inoltre è una testimonianza di fede e di perseveranza nella preghiera. Sono passati parecchi anni di preghiera (sia da parte sua che da parte nostra) e digiuni prima di ottenere una risposta da Dio. Parecchi anni in cui ci sono state lotte e anche difficoltà a motivo del dover digiunare ogni venerdì per l’intera giornata per diversi anni! Considerate: ogni venerdì, per tutto il giorno, ha digiunato, sia quando lavorava, sia quando era a casa, etc.. E in questi anni non si è scoraggiato ma ha perseverato nella preghiera e nel digiuno, avendo piena certezza di fede nell’invisibile Dio, sapendo che l’Eterno è il rimuneratore di coloro che si accostano con lui con fede. Dopo anni l’Eterno lo ha esaudito. Questo è un esempio di perseveranza e di costanza nella preghiera e di risoluzione nel voler un qualcosa da Dio. E’ un esempio pratico di cosa intendiamo quando diciamo che bisogna lottare con Dio per ottenere le cose (che non ha nulla a che vedere con l’andare contro la volontà di Dio da suoi nemici, quelle sono calunnie dei nostri avversari che sono pieni di invidia e di odio mortale e si inventano ogni sorta di calunnia contro di noi). E’ un esempio pratico di quello che Gesù insegnò nella parabola del giudice iniquo e della vedova (cfr Lc 18:1-8). Quando si vuole qualcosa da Dio bisogna lottare con Dio finchè Egli dica “NO” o ci dica di smettere di pregare per quella cosa perchè non la esaudirà, come fece nel caso di Paolo (cfr 2 Co 12:8-9) o come fece nel caso di Geremia (cfr Geremia 14:11).
Fratelli e sorelle, siate perseveranti nella preghiera. Non vi scoraggiate nel pregare Iddio del continuo; non vi scoraggiate nel digiunare per ottenere delle cose. Lottate con Dio come fece Giacobbe quando lottò con L’Angelo dell’Eterno. Non lo lasciate finchè non riceviate la benedizione, o l’esaudimento della vostra preghiera oppure una riposta diretta da Dio che dica “NO”. La preghiera è veramente potente; è veramente un arma efficace in ogni battaglia. E’ per questo che esortiamo del continuo ai santi a pregare tutti i giorni, in ginocchio, per un tempo sostanzioso (e non soltanto 5 minuti magari seduti oppure sdraiati prima di dormire). Il diavolo lo sa che la preghiera è un arma potente e per questo cerca in ogni modo di scoraggiare i santi a pregare, sia facendo loro vani ragionamenti nella mente sia facendo loro capire in qualche modo che non è cosi importante e fondamentale.
Gloria a Dio per quest’opera gloriosa. Noi siamo veramente pieni di gioia a motivo di quest’opera.
Tutta la lode e la gloria va a Lui soltanto, ora e nei secoli dei secoli.
Haiaty Varotto