Non abbiate un concetto alto di voi
“Per la grazia che m’è stata data, io dico quindi a ciascuno fra voi che non abbia di sé un concetto più alto di quel che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha assegnata a ciascuno.” (Rm 12:3)
Può succedere che uno, a motivo dei doni ricevuti dal Signore, o della conoscenza biblica che ha, o per il ruolo o l’ufficio che copre nella chiesa, cominci ad avere un concetto di sé più alto di quello che deve avere. E così inizia a guardare gli altri con disprezzo e comincia a manifestare, con le azioni e con parole, di non aver bisogno degli altri. Ad esempio non li tiene in considerazione ma ritengono che quello che hanno da dire non sia rilevante.
Quando ciò accade non va bene, perché vuol dire che quella persona si sta innalzando sopra gli altri e si sta insuperbendo. Sarà solo questione di tempo che verrà abbassata e umiliata da Dio.
Lo abbiamo visto diverse volte e lo continueremo a vedere.
Non bisogna avere un concetto alto di sé, ma bisogna averlo sobrio. Nella chiesa tutti sono importanti e tutti svolgono delle funzioni importanti. Siamo membra gli uni degli altri e un membro non può pensare di non aver bisogno degli altri. Non si può disprezzare nessuno e bisogna avere stima del lavoro che svolgono, anche se diverso dal nostro.
Guardatevi dai superbi arroganti in seno alla chiesa, i quali manifestano chiaramente con le loro opere e con le loro parole che hanno un concetto esageratamente alto di sé stessi. Sono dei palloni gonfiati che si innalzano sopra gli altri e che sono del continuo in cerca di gloria e di ammirazione. Da costoro bisogna stare alla larga perché la superbia è un grave peccato e superbi se ne andranno all’inferno.
Haiaty Varotto