Sugli omicidi

Gli omicidi/e compiono un crimine; compiono un grave peccato violando il comandamento di non uccidere (cfr Es 20:23, Dt 5:17, Mt 19:18) di non fare male alcuno al prossimo (cfr Rm 13:10).

L’omicidio è un peccato che va condannato e riprovato con forza, essendo una cosa grave e che cause nefaste conseguenze causando tanta sofferenza e tanto dolore.

L’uomo non può in alcun modo togliere la vita ad un’altro.

Soltanto L’Eterno può togliere la vita. Egli la dà, ed Egli la toglie.

Gli omicidi che non si ravvedono e non si pentono dei loro crimini, portando frutti degni di ravvedimento, se ne andranno all’inferno, come ci andranno i ladri, i superbi, i calunniatori, i beffardi, gli adulteri, i bugiardi, i settari e tutti quelli che fanno il male.

Se invece si pentono e chiedono perdono all’Eterno, Iddio è misericordioso e perdona; questo non significa che non porteranno conseguenze su questa vita, ma Iddio perdona coloro che si pentono con tutto il cuore e riconoscono il proprio crimine e il proprio peccato. Mosè uccise un uomo (cfr Es 2:22); anche Davide commise omicidio facendo morire Uria (cfr 2 Sam 12:9). Erano entrambi figli di Dio, ed entrambi degli uomini che camminavano secondo il cuore di Dio. Entrambi furono perdonati da Dio ma comunque portarono le conseguenze di quello che fecero.

Il peccato porta con sè sempre delle conseguenze, a volte molto severe e durature nel tempo, e per questo non si deve peccare ma cercare di camminare ubbidendo sempre a tutti i comandamenti di Dio con tutto il cuore.
Dunque temete Iddio, fuggite il male, e riprovate con forza l’omicidio.

NB: Vi ricordo che anche l’aborto è omicidio (si sta uccidendo una vita che è in formazione nel grembo di una donna); ed anche odiare il proprio fratello o la propria sorella è omicidio davanti a Dio.

Haiaty Varotto