‘Le cose non stanno come tu dici, ma sei tu che le inventi!’ – il coraggio di Nehemia
Samballat, assieme a Tobia e Ghescem e altri, pensavano di fare del male a Nehemia (cfr Ne 6:2-3).
Avevano già provato a congiurare assieme per attaccare Gerusalemme e creare disordine (cfr Ne 4:8), ma Iddio aveva frustrato il loro disegno (cfr Ne 4:15).
In un ulteriore tentativo di fermare Nehemia, aveva inventato delle cose su di lui e sui giudei con lo scopo di danneggiarli e con lo scopo di impaurirli; arrivarono a minacciarlo di dire al re che Nehemia e i giudei stavano ricostruendo le mura di Gerusalemme perchè volevano ribellarsi al re e volevano proclamarlo come re dei giudei:
“Corre voce fra queste genti, e Gashmu l’afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi; e che perciò tu ricostruisci le mura; e, stando a quel che si dice, tu diventeresti loro re, e avresti perfino stabiliti de’ profeti per far la tua proclamazione a Gerusalemme, dicendo: – V’è un re in Giuda! – Or questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque, e consultiamoci assieme’.” (Ne 6:6-8)
Le cose però non stavano come Samballat diceva; Samballat si era inventato quelle cose con lo scopo di impaurire ed eventualmente danneggiare Nehemia. E Nehemia glielo fece sapere chiaramente che quelle cose non erano vere, ma erano inventate.
Quest’uomo, Samballat, era un uomo malvagio che contrastava Nehemia nell’opera che aveva intrapreso di ricostruire le mura di Gerusalemme. Gli dava fastidio il fatto che stesse ricostruendo le mura di Gerusalemme e stesse chiudendo le brecce che erano in esse. Gli dava fastidio che stesse ricostruendo ciò che era stato distrutto; Perciò si inventava ogni sorta di strategia e di disegno malvagio per fargli del male e fermare quell’opera che stava per compiere.
Nonostante ciò, Nehemia è rimasto fermo, e non si è lasciato impaurire, né si è lasciato fermare da tutte quelle minacce e da quei rischi che stava correndo, perchè sapeva che Dio era con lui ed era un uomo che temeva Iddio. Egli aveva a cuore il popolo di Dio e la città di Gerusalemme, ed era un uomo forte e coraggioso, che temeva l’Eterno. Non temeva gli uomini e non era un codardo.
Nehemia è un grande esempio per noi oggi. Un esempio di coraggio, di forza, di costanza, di perseveranza nonostante le difficoltà e i pericoli, ed è anche un esempio di timore di Dio. Un uomo da imitare in tutte queste virtù.
Comunque ancora oggi, a distanza di tanto tempo, avviene la stessa cosa: uomini malvagi, corrotti di cuore e invidiosi cercano in tutti i modi di fermare coloro che hanno a cuore la chiesa, “le mura di Gerusalemme”, i quali si affaticano e lavorano per edificare e fortificare la chiesa.
Costoro, presi da invidia o da qualche altro sentimento malvagio del loro cuore corrotto, si inventano ogni sorta di male; ogni sorta di calunnia; ogni sorta di invenzione; ogni sorta di insinuazione pur di cercare di danneggiare i vari “Nehemia”, che si stanno adoperando per la chiesa. Cercano in tutti i modi di fermarli e di fermare la loro opera. Non si danno pace finché non li vedono fermati o non vedono che la loro opera è ferma.
Ma NON CI RIUSCIRANNO.
Dio è con i vari “Nehemia” che amano la chiesa e che vogliono il suo bene; che vogliono che sia edificata; che vogliono che sia fortificata e che giunga ad ottenere il premio della celeste vocazione.
Coraggio dunque, fratelli, voi che siete i vari “Nehemia. Non vi scoraggiate se vedete i vari “Samballat” ergersi contro di voi e cercare di impaurirvi o di farvi del male. Non vi fermate; non vi fate impaurire dai vostri nemici; non importa le minacce, le calunnie, le diffamazioni o qualsiasi altra cosa vogliono fare, anche la violenza fisica; Dio è con noi. Siate forti e coraggiosi; fortificatevi nel Signore e nella sua forza. Rimanete saldi nel Signore, camminando con Lui, in una vita di preghiera, di studio continuo delle scritture e di consacrazione all’Eterno, continuando nell’opera di edificazione della chiesa. Iddio è con voi e vi aiuterà e vi sosterrà fino alla fine.
Una parola ai vari “Samballat”: voi non potrete fermare l’opera di Dio. Non vi illudete. Siete persone malvagie, con un cuore malvagio, e per questo esorto a pentirvi dalle vostre malvagità; vi esorto a convertirvi dalle vostre vie malvagie e di abbandonare il male. Smettetela di macchinare il male contro i servi dell’Eterno. Se voi persevererete nelle vostre vie malvagie, quello che vi attende sono i tremendi giudizi di Dio, dai quali non scamperete. E’ solo una questione di tempo.
Haiaty Varotto